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L'intervista
28 aprile 2024

Alessandra Celentano: "Ho sofferto di disturbi alimentari"

L'insegnante di Amici ripercorre la sua vita a Verissimo: la danza, la fine del suo matrimonio, fino alla malattia della madre

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Alessandra Celentano, in occasione dell'uscita suo primo libro autobiografico Chiamatemi maestra, racconta a Verissimo i momenti più significativi della sua vita, al centro dei quali c'è sempre stato l'amore per la danza: "A 13 anni sono andata a studiare danza in Ungheria lasciando la famiglia", racconta l'insegnante di Amici a Silvia Toffanin.

Da giovanissima, Celentano racconta di aver sofferto di disturbi alimentari: "Avrò avuto 14 o 15 anni. È il periodo dello sviluppo in cui ti rendi conto che il tuo corpo cambia. Capisci anche l’importanza di avere un corpo adatto a questo tipo di lavoro, che non è una questione estetica ma pratica. Se non sei in forma, fai molta più fatica. Una volta però c’era molta meno attenzione al sistema alimentare. Ho fatto tutte le diete possibili".

Nonostante la giovane età, Celentano è riuscita a rendersi conto delle conseguenze negative delle sue scelte alimentari: "Questo momento l’ho superato in brevissimo tempo perché ho capito che era una cosa sbagliata sotto tutti i punti di vista, quindi ho deciso di cambiare atteggiamento. Ho reagito, come cerco sempre di fare con i miei ragazzi: cerco di farli reagire".

Alessandra Celentano parla anche della fine del matrimonio con l'ex marito Angelo, con cui si è sposata quando aveva 40 anni: "Abbiamo avuto talmente tante cose che si sono messe contro (dalla malattia di mia mamma, alla morte di mio padre, al tanto lavoro), che purtroppo è andata così. Con il senno di poi, dopo la separazione, è stato un grande dolore. All’inizio è stata quasi una liberazione, poi ho cercato di andare più a fondo. Come tutte le cose, bisogna rielaborarle e cercare l’aspetto positivo".

Un altro momento complicato della vita di Alessandra Celentano è stata la malattia della mamma, a cui è stata vicina fino all'ultimo giorno: “Rifarei tutto, e anche di più, se potessi. Però io e le mie sorelle abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Ma non è mai abbastanza. Dobbiamo restituire ai nostri genitori tutto quello che hanno dato a noi, è un dovere e non possiamo sottrarci a certi doveri”.

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